sabato 22 novembre 2008

Tesseramento

Lunedì 1 dicembre scadono i termini per il tesseramento di Azione Giovani per il 2008. Chiunque voglia avere maggiore informazioni può chiamare Alessandro al 3284780860 oppure contattarci all' indirizzo di posta elettronica agmarcellina@libero.it .

lunedì 17 novembre 2008

Vite (non) parallele



Vista l'incessante strumentalizzazione fatta dal PD e dai media di sinistra (ora anche i quotidiani comunisti si sono scoperti filo-americani...,)ri-pubblichiamo un nostro vecchio post per dimostrare, simpaticamente, come tra il Barack originale e la sua versione sbiadita italiana non ci sia alcuna affinità:

10 MOTIVI PER CUI VELTRONI NON E' BARACK OBAMA

10. Barack Obama scrive best seller internazionali. Walter Veltroni scrive le prefazioni.

9. Barack Obama crea gli slogan. Walter Veltroni li copia (o li traduce).

8. Barack Obama corre alle primarie per battere Hillary Clinton. Walter Veltroni correva alle primarie per battere Rosy Bindi.

7. Barack Obama è laureato in scienze politiche alla Columbia University e in giurisprudenza (magna cum laude) ad Harvard. Walter Veltroni è perito cinematografico.

6. Barack Obama è stato il primo presidente afroamericano della prestigiosa rivista Harvard Law Review (la quale non ha mai distribuito in allegato le figurine panini dei calciatori). Walter Veltroni è stato direttore dell'Unità (prima ancora di essere giornalista).

5. Barack Obama ha rifiutato il sostegno di Brad Pitt e Angelina Jolie. Walter Veltroni ha rifiutato il sostegno di Enrico Boselli e Marco Pannella.

4. Barack Obama, nel 2007, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Walter Veltroni, nel 2006, ha annunciato che, terminato il mandato da sindaco di Roma, avrebbe concluso la sua carriera politica.

3. Barack Obama si candida a leader di un partito voluto da Thomas Jefferson. Walter Veltroni è leader di un partito voluto da Romano Prodi.

2. Barack Obama è democratico, ma si rivolge a indipendenti e repubblicani. Walter Veltroni è democratico, ma si allea con Antonio Di Pietro.

1. Barack Obama non è mai stato comunista. Walter Veltroni dice di non essere mai stato comunista.

martedì 11 novembre 2008

Appuntamento

TRAGHETTARE AN NEL PDL: QUANDO, COME E PERCHÉ”
VELLETRI, VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2008 ORE 18.00 presso il CENTRO CULTURALE AMMINISTRATIVO. SALA CONFERENZE VIA FILIPPO TURATI, 3 (ADIACENTE TRIBUNALE).


Parteciperanno: BORSATO, BUCCIARELLI, CICCHETTI, GUCCINI, LOLLOBRIGIDA, MAZZOCCHI, PALOZZI, RAMPELLI

domenica 9 novembre 2008

Diciannove anni fa

Così il 9 novembre 1989, 19 anni fa, i tre tg della RAI raccontavano il crollo del muro di Berlino, segno dell' oppressione comunista nell' Europa dell' est.

mercoledì 5 novembre 2008

IL GIUSTO OMAGGIO AI FRATELLI MATTEI

Dal sito di Azione Giovani Tivoli, cui facciamo i nostri complimenti per il successo della loro battaglia:

OGGI IL PREGIUDIZIO IDEOLOGICO E' STATO MESSO DA PARTE. OGGI L'ODIO DEGLI ANNI DI PIOMBO SI E' AFFIEVOLITO.

IL CIRCOLO PAOLO BORSELLINO DI AZIONE GIOVANI TIVOLI ACCOGLIE CON FELICITA' E CON COMMOZIONE LA NOTIZIA CHE LA GIUNTA DEL COMUNE DI TIVOLI HA APPROVATO ALL'UNANIMITA' LA NOSTRA PROPOSTA DI INTITOLARE UN LUOGO PUBBLICO DELLA NOSTRA CITTA' A STEFANO E VIRGILIO MATTEI, MORTI BRUTALMENTE IL 16 APRILE DEL 1973 NEL ROGO DI PRIMAVALLE.

CI ABBIAMO CREDUTO E OGGI POSSIAMO GIOIRE!!!
RINGRAZIAMO IL SINDACO PER QUESTO ATTO DI APERTURA VERSO UNA STORIA CHE FA MALE ANCORA OGGI.

POSSIAMO DIRE CHE I PRESUPPOSTI PER UNA MEMORIA CONDIVISA CI SONO E NOI VOGLIAMO PERSEGURLI FINO IN FONDO.
PERCHE' FARE POLITICA PER NOI GIOVANI PASSA ANCHE DAL FATTO CHE NON SI PUO' AVRERE UN ODIO INCONDIZIONATO E IDEOLOGICO.

NON SI DEVE PARLARE DI NEMICI, MA AVVERSARI !!!!

lunedì 3 novembre 2008

L' esempio di Sarkozy


Il governo Sarkozy detta le regole per limitare il ricongiungimento familiare degli immigrati. Stando alle nuove norme appena approvate, a partire da dicembre, prima di ottenere il visto, gli stranieri che vorranno raggiungere i parenti in Francia dovranno dimostrare di conoscere la lingua francese e i costumi occidentali. I test, stando al ministro per l'immigrazione Brice Hortefeux, verranno eseguiti direttamente nei Paesi d'origine.
Annunciato dall'edizione online di Le Figaro, il nuovo decreto che regola il flusso degli stranieri in Francia dovrebbe essere pubblicato entro la fine della settimana sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà subito in vigore. Nel dettaglio, i candidati al ricongiungimento dovranno dimostrare di avere basi solide in lingua francese e passare un esame di cultura generale. Ma non è tutto qui. Se le autorità diplomatiche lo richiederanno, infatti, gli imigrati che desiderano raggiungere i loro familiari dovranno anche sottoporsi anche al test del Dna. Il tutto, ovviamente, direttamente nel proprio Paese d'origine e prima di fare il biglietto per Parigi. "La lingua è il miglior vettore dell' integrazione", ha spiegato Hortefeux. Stando a Le Figaro, ogni domanda di ricongiungimento darà luogo a un esame culturale e linguistico, sul posto, che prevede "domande semplici" in grado di verificare il livello culturale dei candidati e la loro conoscenza del mondo in cui andranno a vivere. Una delle domande, ad esempio, è "In Francia una donna può lavorare senza l'autorizzazione di suo marito?".Una normativa simile era stata introdotta, tra le polemiche, nel 2006 nel Baden-Wurttemberg, in Germania, con il "test per gli islamici". Gli aspiranti cittadini venivano interrogati sui matrimoni combinati o sull'11 settembre e poi veniva stabilita la loro idoneità per il visto. La soluzione francese è però differente e si basa su una sorta di formazione preventiva a distanza. Il meccanismo varato dal governo Sarkozy, infatti, prevede un corso di formazione obbligatoria di massimo due mesi nei Paesi d'origine in cui conta non tanto il livello raggiunto, quanto l'assuidità nella frequenza e l'insegnamento dei rudimenti linguistici e culturali. Dalle lezioni sarà esonerato chi già padroneggia le basi della lingua, chi ha studiato in un istituto francofono o in Francia, gli over 65 e i minori di 16 anni. I corsi verranno affidati all'Agenzia per l'accoglienza degli stranieri (anaem), in collaborazione con i consolati e gli enti locali. "Nessun percorso didattico verrà istituito nei Paesi in guerra, né in caso di catastrofi naturali", ha spiegato Hortefeux. Nel resto d' Europa pare che sappiano bene come fermare l' immigrazione, ricorrendo a strumenti giusti e non discriminatori. Una cosa del genere, proposta in Italia, avrebbe scatenato un putiferio e le accuse di razzismo al governo si sarebbero sprecate, così come successo per il pacchetto sicurezza approvato in estate. Speriamo che, prima o poi, anche il centro-destra nostrano trovi il coraggio per politiche ancora più coraggiose.