venerdì 26 dicembre 2008
RACCOLTA DI NATALE / 2
Uno sarà allestito davanti all' alimentari Gubinelli in Corso Vittorio Emanuele, mentre l' altro lo potrete trovare al bivio Roma, presso il negozio di Mario Balzotti.
mercoledì 24 dicembre 2008
Natale 2008
lunedì 22 dicembre 2008
RACCOLTA DI NATALE
Ci sarà un nostro banchetto presso il supermercato "RISP" (vicino l'ufficio postale) dalle 10 alle 13, mentre altri banchetti saranno allestiti presso altri alimentari del paese sabato 27 dicembre.
CONTIAMO SULLA VOSTRA GENEROSITA' PER AIUTARE CHI E' MENO FORTUNATO !
BASTA UN PICCOLO GESTO !
martedì 9 dicembre 2008
APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Sabato 13 dicembre, ore 17, Tivoli.
Per maggiori informazioni contattare il circolo AG di Tivoli attraverso la casella e-mail ag-tivoli@hotmail.it, oppure scriveteci a agmarcellina@libero.it

Venerdì 12 dicembre, ore 18, Santa Marinella. Ultimo incontro sul futuro della destra nel PDL organizzato dalla nostra Federazione provinciale.
Interverranno: Lollobrigida, Meloni, Aracri, Lancianese, Palozzi, Torriero, Guccini, Petrocchi.
sabato 22 novembre 2008
Tesseramento
lunedì 17 novembre 2008
Vite (non) parallele

Vista l'incessante strumentalizzazione fatta dal PD e dai media di sinistra (ora anche i quotidiani comunisti si sono scoperti filo-americani...,)ri-pubblichiamo un nostro vecchio post per dimostrare, simpaticamente, come tra il Barack originale e la sua versione sbiadita italiana non ci sia alcuna affinità:
10 MOTIVI PER CUI VELTRONI NON E' BARACK OBAMA
10. Barack Obama scrive best seller internazionali. Walter Veltroni scrive le prefazioni.
9. Barack Obama crea gli slogan. Walter Veltroni li copia (o li traduce).
8. Barack Obama corre alle primarie per battere Hillary Clinton. Walter Veltroni correva alle primarie per battere Rosy Bindi.
7. Barack Obama è laureato in scienze politiche alla Columbia University e in giurisprudenza (magna cum laude) ad Harvard. Walter Veltroni è perito cinematografico.
6. Barack Obama è stato il primo presidente afroamericano della prestigiosa rivista Harvard Law Review (la quale non ha mai distribuito in allegato le figurine panini dei calciatori). Walter Veltroni è stato direttore dell'Unità (prima ancora di essere giornalista).
5. Barack Obama ha rifiutato il sostegno di Brad Pitt e Angelina Jolie. Walter Veltroni ha rifiutato il sostegno di Enrico Boselli e Marco Pannella.
4. Barack Obama, nel 2007, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Walter Veltroni, nel 2006, ha annunciato che, terminato il mandato da sindaco di Roma, avrebbe concluso la sua carriera politica.
3. Barack Obama si candida a leader di un partito voluto da Thomas Jefferson. Walter Veltroni è leader di un partito voluto da Romano Prodi.
2. Barack Obama è democratico, ma si rivolge a indipendenti e repubblicani. Walter Veltroni è democratico, ma si allea con Antonio Di Pietro.
1. Barack Obama non è mai stato comunista. Walter Veltroni dice di non essere mai stato comunista.
martedì 11 novembre 2008
Appuntamento
VELLETRI, VENERDÌ 14 NOVEMBRE 2008 ORE 18.00 presso il CENTRO CULTURALE AMMINISTRATIVO. SALA CONFERENZE VIA FILIPPO TURATI, 3 (ADIACENTE TRIBUNALE).
Parteciperanno: BORSATO, BUCCIARELLI, CICCHETTI, GUCCINI, LOLLOBRIGIDA, MAZZOCCHI, PALOZZI, RAMPELLI
domenica 9 novembre 2008
Diciannove anni fa
Così il 9 novembre 1989, 19 anni fa, i tre tg della RAI raccontavano il crollo del muro di Berlino, segno dell' oppressione comunista nell' Europa dell' est.
mercoledì 5 novembre 2008
IL GIUSTO OMAGGIO AI FRATELLI MATTEI
OGGI IL PREGIUDIZIO IDEOLOGICO E' STATO MESSO DA PARTE. OGGI L'ODIO DEGLI ANNI DI PIOMBO SI E' AFFIEVOLITO.
IL CIRCOLO PAOLO BORSELLINO DI AZIONE GIOVANI TIVOLI ACCOGLIE CON FELICITA' E CON COMMOZIONE LA NOTIZIA CHE LA GIUNTA DEL COMUNE DI TIVOLI HA APPROVATO ALL'UNANIMITA' LA NOSTRA PROPOSTA DI INTITOLARE UN LUOGO PUBBLICO DELLA NOSTRA CITTA' A STEFANO E VIRGILIO MATTEI, MORTI BRUTALMENTE IL 16 APRILE DEL 1973 NEL ROGO DI PRIMAVALLE.
CI ABBIAMO CREDUTO E OGGI POSSIAMO GIOIRE!!!
RINGRAZIAMO IL SINDACO PER QUESTO ATTO DI APERTURA VERSO UNA STORIA CHE FA MALE ANCORA OGGI.
POSSIAMO DIRE CHE I PRESUPPOSTI PER UNA MEMORIA CONDIVISA CI SONO E NOI VOGLIAMO PERSEGURLI FINO IN FONDO.
PERCHE' FARE POLITICA PER NOI GIOVANI PASSA ANCHE DAL FATTO CHE NON SI PUO' AVRERE UN ODIO INCONDIZIONATO E IDEOLOGICO.
NON SI DEVE PARLARE DI NEMICI, MA AVVERSARI !!!!
lunedì 3 novembre 2008
L' esempio di Sarkozy

Annunciato dall'edizione online di Le Figaro, il nuovo decreto che regola il flusso degli stranieri in Francia dovrebbe essere pubblicato entro la fine della settimana sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà subito in vigore. Nel dettaglio, i candidati al ricongiungimento dovranno dimostrare di avere basi solide in lingua francese e passare un esame di cultura generale. Ma non è tutto qui. Se le autorità diplomatiche lo richiederanno, infatti, gli imigrati che desiderano raggiungere i loro familiari dovranno anche sottoporsi anche al test del Dna. Il tutto, ovviamente, direttamente nel proprio Paese d'origine e prima di fare il biglietto per Parigi. "La lingua è il miglior vettore dell' integrazione", ha spiegato Hortefeux. Stando a Le Figaro, ogni domanda di ricongiungimento darà luogo a un esame culturale e linguistico, sul posto, che prevede "domande semplici" in grado di verificare il livello culturale dei candidati e la loro conoscenza del mondo in cui andranno a vivere. Una delle domande, ad esempio, è "In Francia una donna può lavorare senza l'autorizzazione di suo marito?".Una normativa simile era stata introdotta, tra le polemiche, nel 2006 nel Baden-Wurttemberg, in Germania, con il "test per gli islamici". Gli aspiranti cittadini venivano interrogati sui matrimoni combinati o sull'11 settembre e poi veniva stabilita la loro idoneità per il visto. La soluzione francese è però differente e si basa su una sorta di formazione preventiva a distanza. Il meccanismo varato dal governo Sarkozy, infatti, prevede un corso di formazione obbligatoria di massimo due mesi nei Paesi d'origine in cui conta non tanto il livello raggiunto, quanto l'assuidità nella frequenza e l'insegnamento dei rudimenti linguistici e culturali. Dalle lezioni sarà esonerato chi già padroneggia le basi della lingua, chi ha studiato in un istituto francofono o in Francia, gli over 65 e i minori di 16 anni. I corsi verranno affidati all'Agenzia per l'accoglienza degli stranieri (anaem), in collaborazione con i consolati e gli enti locali. "Nessun percorso didattico verrà istituito nei Paesi in guerra, né in caso di catastrofi naturali", ha spiegato Hortefeux. Nel resto d' Europa pare che sappiano bene come fermare l' immigrazione, ricorrendo a strumenti giusti e non discriminatori. Una cosa del genere, proposta in Italia, avrebbe scatenato un putiferio e le accuse di razzismo al governo si sarebbero sprecate, così come successo per il pacchetto sicurezza approvato in estate. Speriamo che, prima o poi, anche il centro-destra nostrano trovi il coraggio per politiche ancora più coraggiose.
lunedì 27 ottobre 2008
Per saperne di più
In questi giorni si è detto tutto e il contrario di tutto sulla proposta del ministro.
Noi, per quello che possiamo, vi rimandiamo al documento di Azione Universitaria che illustra e spiega i contenuti della legge 133 (http://www.azioneuniversitariaroma.org/doku.php?id=inizio).
sabato 25 ottobre 2008
Quanto è democratica la TV di sinistra...
Nella serata in cui Annozero tocca il record d’ascolti raggiungendo 5 milioni 169 mila spettatori, il centrodestra accusa apertamente Michele Santoro parlando di "logica stalinista" nella conduzione del programma. A dimostrazione di quale sia il clima di "intolleranza della sinistra", ieri sera durante il collegamento con la trasmissione, è stato allontanato dalla piazza di Bologna Mattia Kolletzek, studente di destra e rappresentante eletto nel Consiglio nazionale degli studenti. Immediata la reazione del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: "A questo punto non pagare il canone è un dovere democratico". Intanto il Pdl accusa Santoro di aver usato la trasmissione come "passerella" per il leader democratico, Walter Veltroni, e chiede l'intervento dell'azienda.
L'allontanamento degli studenti di destra. Durante la trasmissione Annozero, in occasione del collegamento in diretta da Bologna uno studente di destra, esponente del Consiglio Nazionale Studentesco, è stato cacciato dalla piazza e gli è stato impedito di esporre le proprie idee nel corso della trasmissione televisiva. "I rappresentanti di Annozero - ha spiegato il presidente nazionale di Azione Universitaria, Giovanni Donzelli - hanno acconsentito a questo allontanamento che di fatto ha comportato un’inaccettabile censura".Per questo una delegazione dei giovani di An ha voluto incontrare il presidente Maurizio Gasparri che ieri sera ha informato dell’accaduto il presidente della Rai, Petruccioli, anche per illustrargli l'iniziativa tesa a non pagare più il canone della Rai che impedisce la libertà e la democrazia.
La campagna contro la Rai. Azione Universitaria avvierà, quindi, una campagna contro la "Rai delle guardie rosse che ha avuto un comportamento inaccettabile e che dovrà essere immediatamente stroncata dai vertici dell’azienda". Gasparri ha concordato "pienamente" con l’iniziativa. "Il canone - ha spiegato Gasparri - non può essere versato a una radiotelevisione pubblica che impedisce ai ragazzi di destra di parlare. La negazione della democrazia e della libertà del pluralismo deve essere sanzionata". Non solo. Gasparri ha fatto sapere che "non pagare il canone è un dovere democratico". "Mi rendo conto dell’importanza delle mie affermazioni, ma quanto è avvenuto non può rimanere senza sanzioni - ha poi concluso l'esponente di An - a meno che il presidente della Rai, oggi stesso, non consenta al ragazzo che è stato allontanato dalla piazza di poter parlare in un analogo spazio, alla stessa ora, sulla stessa rete, con una decisione che cancelli la vergognosa condotta stalinista della Rai di Santoro".
Il Pd al contrattacco Immediata la reazione dei democratici che puntano il dito contro la posizione di Gasparri. "Dopo 5 mesi di ostruzionismo in Commissione di Vigilanza per impedire l’elezione del presidente in virtù della lista di proscrizione stilata con Cicchitto, ora Gasparri si fa paladino dello 'sciopero del canone' perché il servizio pubblico sarebbe nuovamente piegato al servizio delle guardie rosse", replica Giorgio Merlo, membro Pd della Commissione Vigilanza Rai, ipotizzando che o Gasparri sta "lavorando per la soluzione finale della Rai, e cioè per la sua liquidazione definitiva", oppure si tratta di "azioni eversive che rischiano di minare alla radice il nostro assetto democratico.
Una passerella per Veltroni. Oltre alle accuse di censura, il centrodestra parla di "passerella" per Veltroni e invoca un intervento dei vertici Rai per porre "fine all’occupazione veltroniana dei programmi del servizio pubblico". "Santoro - afferma Giorgio Lainati, membro del Pdl in commissione di Vigilanza Rai - dopo aver dato l'anno scorso un significativo contributo alla spallata contro il governo Prodi, grazie al massacro mediatico del ministro Mastella, adesso è tornato ad allinearsi ai desiderata del suo partito". Naturalmente il servizio pubblico radiotelevisivo si è subito mobilitato per sostenere Veltroni. In campo sono scesi tutti i conduttori militanti della sinistra. Per questo, il Pdl si aspetta da Petruccioli e da Cappon "un segnale di vita che ponga fine all'occupazione veltroniana dei programmi del servizio pubblico" e "restituisca alla Rai un minimo di pluralismo e di contraddittorio". Per Antonio Leone, vicepresidente della Camera, "l’ottobre mediatico di Veltroni ha raggiunto ieri sera il suo apice nel corso di Annozero". Leone attacca "la regia di un Santoro che evidentemente voleva accreditarsi come possibile anchorman della kermesse veltroniana di domani". Critiche a Santoro arrivano infine anche dal deputato del Pdl Piero Testoni: "Il saltimbanco della tv pubblica, onorevole Walter Veltroni, ieri ha dato il peggio di sé di fronte alle telecamere di un Santoro in piena forma. E Santoro in piena forma, si sa, è in versione sdraiata quando di fronte a lui si esibisce un leader della sinistra anche se, come per l'ex sindaco di Roma, si tratta di un leader in prova. Anzi in provetta. Frutto dell'esperimento delle primarie che ha dato l'esito di indebolire la sinistra riformista a favore del populismo di Di Pietro. Complimenti ai saltimbanchi di regime con la complicità della tv pubblica".
Curzi in difesa di Santoro. "Santoro può essere più o meno antipatico, ma qualcuno può forse contestare l’impegno sociale del suo lavoro e il suo buon esito? Ne avessimo di molti altri in Rai. Ce ne fossero dieci, cento trasmissioni come Annozero, variamente orientate ma professionali ed efficaci, nell’etere", ha affermato Sandro Curzi, consigliere Rai, vedendo che "ancora una volta una trasmissione televisiva libera, impegnata e intelligente come quella dedicata ieri alla scuola, viene messa al centro di polemiche di parte e strumentali". Proprio per questo il consigliere Rai ci tiene a far notare che la trasmissione ha fatto addirittura il 20,4% di share risultando la più vista in assoluto su tutte le reti nazionali, ad eccezione della sola, popolare fiction di Raiuno con la Pivetti (un punto e mezzo in più). "Questa semplice rilevazione dovrebbe indurre tutti quanti - ha concluso Curzi - a considerazioni e decisioni più attente alla qualità e alla tipologia delle effettive attese dei telespettatori e dei cittadini. E a incoraggiare la Tv coraggiosa".
sabato 18 ottobre 2008
Così gli studenti occupano l'università: andando a lezione
Rintanarsi in casa durante i periodi di " governo amico" e manifestare in piazza ogni qualvolta la destra fa una riforma è un giochetto che ormai non funziona più. Questi signori, e questi ragazzi che nel 2008 giocano a fare i rivoluzionari non sono più credibili. Dicono di avere a cuore il sistema scolastico, in realtà si muovono solo per fini politici. Per credere basta vedere l' articolo de Il Foglio con tanto di foto che mostrano le aule universitarie di tutta Italia piene.
(www.ilfoglio.it/soloqui/1209)
martedì 14 ottobre 2008
Alleanza Nazionale per il PdL
“I valori di destra nel Popolo della Libertà”
Villa Adriana -Tivoli Sabato 18 ottobre 2008 ore 18
Angelilli, Lollobrigida, Moffa, Petrocchi, Proietti Cosimi, Torriero
Velletri, Venerdì 14 Novembre 2008 ore 18
Aracri, Borsato, Cicchetti, Lollobrigida, Mazzocchi, Palozzi, Rampelli
Ardea, Venerdì 28 Novembre 2008 ore 18
Santa Marinella, Venerdì 12 dicembre 2008 ore 18
Aracri, Lollobrigida, Meloni, Palozzi, Torriero
martedì 7 ottobre 2008
Tesseramento 2008
- Giorgio Almirante -
ENTRA IN AZIONE!
AZIONE GIOVANI MARCELLINA
venerdì 3 ottobre 2008
Questione ACEA
Nel gennaio di quest' anno, su pressione dei firmatari di una petizione popolare indirizzata contro l'ACEA, anche il Consiglio Comunale si era occupato della questione: tutti gli amministratori avevano concordato di adire le vie legali se la società erogatrice del servizio avesse continuato a mostrare tutte le sue carenze. Nel frattempo un nuovo pozzo è entrato in funzione, ma i disservizi continuano. Per questo, con una lettera ci siamo rivolti al Sindaco e a tutti i consiglieri comunali per "ricordare" loro gli impegni presi verso la cittadinanza.
Questa è la lettera:
Il sottoscritto Alessandro Lundini, primo firmatario della petizione popolare all' ACEA, in qualità di presidente del circolo di Marcellina, chiede alla S.V. se siano state intraprese le vie giudiziarie nei confronti della società ACEA così come stabilito nella delibera ( votata all' unanimità ) del Consiglio Comunale n.2 del 25/01/2008 in relazione alle problematiche inerenti all'erogazione dell' acqua, soprattutto considerando gli ulteriori disagi che ahanno riguardato alcune zone del Paese e gli inconvenienti legati alle caratteristiche dell' acqua stessa.
domenica 28 settembre 2008
Ma mi faccia il piacere...
Nel momento in cui la trattativa su Alitalia stava andando in porto, il leader del PD ha cercato di appropiarsi dei meriti della riuscita dell' operazione. Peccato che quando il governo era in trattativa per non far fallire l' azienda, lui era a New York per comprare un appartamento di 70mq alla figlia al centro di Manhattan. Peccato che, fino al giorno prima, il sindacato vicino al suo partito (la CGIL) non volesse firmare l' accordo e dichiarasse di "preferire gli stranieri" (sai che novità, è nel loro DNA preferire la svendita dell' Italia agli stranieri). Peccato soprattutto che alcuni mesi fa dichiarasse alla stampa che la cordata italiana era un' invenzione di Berlusconi, buona solo per la campagna elettorale (leggere qui http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/economia/alitalia-16/berlusconi-offerta/berlusconi-offerta.htm).
Oggi, al Corriere della Sera, accusa Berlusconi di "bullismo di Governo" e parla di un rischio di autoritarismo in Italia, paragonando il nostro Paese alla Russia di Putin. Il tutto suona un po' strano. Soprattutto pensando che per 50 anni è stato lui e il partito comunista ad avere come modello la Russia. Non quella di Putin, bensì quella di Lenin e Stalin. Quella dei Gulag e dei milioni di morti. Della repressione di Praga, di Budapest (che il compagno-presidente Napolitano elogiò). La Russia della repressione religiosa e politica, dell' esilio di Solzenicyn.
L'ex PCI-PDS-DS e ora PD Veltroni piuttosto che parlare di autoritarismo farebbe bene a leggersi l'editoriale di oggi di Angelo Panebianco per capire le contraddizioni del suo schieramento ( http://www.corriere.it/editoriali/08_settembre_28/editoriale_riformismo_bocciato_panebianco_c530a266-8d2b-11dd-90cc-00144f02aabc.shtml). E poi, magari, andarsene a New York con la figlia. E rimanere lì.
martedì 23 settembre 2008
AN verso il Popolo della Libertà
Questo è il documento di presentazione:
“I valori e gli ideali non sono un simbolo, una fiamma o un nome. Sono uomini che in quei valori e in quegli ideali credono e che si battono per difenderli”.
Per questo motivo abbiamo il dovere di sfruttare al massimo i mesi che ci separano dalla nascita del nuovo partito, poiché è assolutamente vitale comprendere a pieno cosa vogliamo costruire, così come è fondamentale evitare che questa nuova creatura si presenti al suo apparire come un contenitore vuoto.
L’arrivo di questa imponente entità politica non dovrà e non potrà essere solo una formalità. I processi calati dall’alto producono nel migliore dei casi indifferenza, nel peggiore malcontento, rabbia, frustrazione. A differenza del PD, il PDL dovrà essere una forza che nasce dal basso, dalla volontà dei suoi militanti con il massimo coinvolgimento dei cittadini. Il nostro compito è quello di guidare il popolo di Alleanza Nazionale verso il nuovo partito in maniera partecipativa, consapevole, fugando i dubbi, le perplessità di chi guarda a questo processo con scetticismo e a volte anche con ostilità. Farsi trovare impreparati o arrendevoli sarebbe un errore imperdonabile. Per questo motivo un territorio di importanza strategica quale quello della Provincia di Roma non può e non deve restare nell’ombra.
La Federazione dei Circoli di Alleanza Nazionale della Provincia di Roma a tale fine presenta una serie di incontri tra il partito e i suoi militanti, i simpatizzanti, i cittadini.
Insieme per il futuro: La provincia di Roma verso il Pdl
· “Dal Movimento Sociale Italiano al Popolo della Libertà: continuità di valori?”
Tivoli , venerdì 17 ottobre 2008 ore 18
· “Traghettare AN nel PDL: quando, come e perché”
Velletri, Venerdì 7 Novembre 2008
· “Il cantiere dei valori, giovani verso il PDL”
Ardea, Venerdì 28 Novembre 2008
· “Alleanza Nazionale per il PDL: strumenti, tappe, obiettivi”
Santa Marinella, Venerdì 12 dicembre 2008
Info:
Samanta Segatori 339/8142230 - samanta.segatori@libero.it
giovedì 18 settembre 2008
Consiglio Comunale
Speriamo che sia finita qui...
Più che con Fini, me la prendo con Alemanno e La Russa: se avessero avuto il coraggio di confermare e spiegare le loro dichiarazioni allora sarebbe stato diverso: qualcuno mi dovrebbe dire che senso ha fare delle dichiarazioni e poi doverle "smorzare" con comunicati stampa, dando alla sinistra il pretesto di rinvangare la vecchia formula del "pericolo fascista" in Italia e costringendo lo stesso Fini a intervenire. Scatenare un polverone e poi non prendersene la responsabilità ( facendola poi ricadere su altri) è semplicemente ipocrita, specialmente visto che uno è il sindaco della Capitale e l'altro un ministro della Repubblica.
Ripeto: con tutto il rispetto e l'ammirazione per le storie personali e per quella di una Comunità intera (che ha vissuto un certo passato o che vi si riconosce in esso), penso che nel 2008 il più grande movimento giovanile non possa rimanere paralizzato su fatti accaduti più di 60 anni fa.
Sono d'accordo con la Meloni ( la sua lettera in tema la trovate alla fine del post): basta con le polemiche, guardiamo al futuro.
Alessandro
http://arcadiamontelanico.blogspot.com/2008/09/ecco-la-lettera-di-giorgia-meloni.html)
venerdì 12 settembre 2008
Day 2: Berlusconi show
A concludere, pienone di gente per il Presidente del Consiglio: rilassato dai sondaggi che (secondo lui...) danno il PdL in largo vantaggio sulla sinistra, comincia lo show di Berlusconi che per cominciare racconta una barzelletta, poi chiede il numero di telefono alla prima delle ragazze che lo intervistano e alla fine scherza su La Russa e Gasparri.
In mezzo, tanta politica: dai risultati in politica interna ed estera del governo ai prossimi impegni legati alla creazione del PdL, Berlusconi risponde senza sottrarsi a domande a volte anche dure su precariato, affare Libia e politica demografica.
mercoledì 10 settembre 2008
Domani ore 18,30

lunedì 8 settembre 2008
Un anno fa ad Atreju
Veltroni rosica dopo essere stato preso in giro su un' inesistente "borgata Pinarelli" di Roma...
giovedì 4 settembre 2008
Atreju 2008 - Il programma
ore 17:00 Una festa a lungo attesa. Inaugurazione di Atreju ‘08
ore 18:00 Ti chiamerò Futuro Alla ricerca del difficile equilibrio tra flessibilità e precariato.
Si confrontano: Maurizio Sacconi, Federica Guidi, Renata Polverini, Tiziano Treu
ore 19:30Tempi moderni. La sfida italiana nell’era globale. 10 domande a Giulio Tremonti
ore 20.30 Premio Atreju 2008 a Clemente Russo. Partecipano: Claudio Barbaro e Riccardo Andriani
ore 21:00 All In! Torneo di Texas Hold’em per beneficenza Tra i partecipanti anche: Pupo, Fabio e Maurizio Caressa, Lillo, Gianluca Ansanelli e Katia Ricciarelli
ore 21.30“Come se fosse”Il cabaret di Pablo e Pedro
GIOVEDI 11 SETTEMBRE 2008
ore 11.00I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina
ore 13.00 La grande abbuffata. Pranzo Comunitario
ore 15.00 Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri
ore 17.00 Per chi suona il campanile. Mille Federalismi, Una sola Italia.
Si confrontano: Gianni Alemanno, Flavio Tosi, Sergio Cofferati
ore 18:30 Il Cavaliere che fece l’impresa?Idee, suggestioni e concretezza: quale politica per lasciare il segnoSILVIO BERLUSCONI a confronto con i giovani del Popolo della Libertà. Introduce: Giorgia Meloni
ore 20:00 Premio Atreju 08 a Jitka Frantova Pelikanova, moglie di Jiri Pelikan, direttore della tv cecoslovacca all’epoca della Primavera di Praga, perseguitato dai sovietici, esule in Italia. Partecipa: Andrea Ronchi
ore 21:30 La Compagnia dell’Anello in concerto
ore 23.00 Lunatrash in “Eccezzziunali… veramente! Tour 2008”
VENERDI 12 SETTEMBRE 2008
ore 10:00 I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina
ore 11:00 Assemblea rappresentanti CNSU
ore 13.00 La grande abbuffata. Pranzo Comunitario
ore 15.00 Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri
ore 16.00 Premio Atreju 2008 al dott. Mario Melazzini
ore 17:00 Piccolo Mondo Moderno. I nuovi bisogni tra progresso, qualità della vita e sicurezza sociale. Si confrontano: Fabio Rampelli, Angelo Bonelli, Folco Quilici, Carlo Ripa di Meana, Mario Tozzi
ore 18:30 Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla storia d’Italia ma non avete mai osato chiedere. La scatola nera. 10 domande a Francesco Cossiga
ore 19:30. Salvate il soldato Rossi. Interesse nazionale e impegno umanitario nell’era post-ideologica. Si confrontano: Ignazio La Russa, Piero Fassino, Carlo Jean, Lucia Annunziata
ore 21:30. Finley in concerto
SABATO 13 SETTEMBRE 2008
ore 10:30. Dove Nietzsche e Marx si davano la mano. Destra, sinistra, centro: la politica, i giovani e le istituzioni 40 anni dopo il ’68. GIANFRANCO FINI a confronto con i rappresentanti dei principali movimenti politici giovanili. Partecipano: Giorgia Meloni, Paolo Grimoldi, Piersante Morandini, Francesco Pasquali, Pina Picierno, Fausto Raciti.
ore 13.00 La grande abbuffata. Pranzo Comunitario
ore 15.00 Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri
ore 15:00 Io speriamo che me la cavo. Gli studenti a confronto con Maria Stella Gelmini sul futuro della scuola italiana. Interviene: Laura Marsilio
ore 17:00. C’era una volta in Italia. L’identità nazionale come risorsa culturale del centrodestra. Si confrontano: Sandro Bondi, Ernesto Galli della Loggia, Gennaro Malgieri
ore 18.30. La strada. Valori, percorso e futuro della destra italiana 10 domande a Maurizio Gasparri
ore 19:30 Và dove ti porta il merito. Analisi e proposte per una rivoluzione meritocratica. Si confrontano: Renato Brunetta, Roger Abravanel, Giovanni Floris, Enrico Letta, Paolo Corsini
ore 21:30 Edoardo Bennato in concerto
ore 23.30 Festa in piscina “Ballo senza sballo
DOMENICA 14 SETTEMBRE 2008
ore 10.00I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina
ore 12.00Conclusioni
mercoledì 3 settembre 2008
Atreju 2008

Dal sito di Alleanza Nazionale:
"Dal 10 al 14 settembre si terrà la X edizione di "Atreju". Ancora una volta sarà il parco del Celio, alle pendici dei sette Colli che costeggiano il cuore di Roma, al cospetto del Colosseo, la suggestiva cornice che ospiterà la tradizionale festa, che si presenterà con un villaggio rinnovato e come sempre colmo di stand, di sport, musica, e tanta buona politica.Saranno affrontati i temi più discussi del nostro tempo, sarà il momento per lanciare campagne politiche e culturali che caratterizzeranno il prossimo anno. "Atreju '08 - Eccezionali per scelta - ", è il luogo ideale dove trovare l'entusiasmo per affrontare con rinnovata energia una stagione che richiederà un impegno straordinario e valoroso in cui sarà importante difendere, rilanciare e trasmettere alla nostra Terra valori e progetti finora solo sfiorati e accarezzati in sogno da una intera generazione.Grande importanza sarà rivestita dagli spettacoli serali: dopo l'imponente successo registrato da Mario Biondi lo scorso anno, si sta lavorando su un programma ricco di appuntamenti emozionanti, divertenti, imprevedibili".
P.S. : il programma dell' evento sarà reso noto a breve, gli unici appuntamenti resi noti sono quelli di giovedi 11 alle ore 18,30 con Silvio Berlusconi e di sabato 13 alle ore 10,30 con Gianfranco Fini. Per il resto, basta avere un po' di pazienza...
lunedì 18 agosto 2008
Coordinamento del PDL
Sono riuniti, previa giusta convocazione, i direttivi politici di A:N:, F.I. e Nuova Democrazia Cristiana, per il seguente ordine del giorno:
NOMINA DELLA COMMISSIONE PARITETICA RIASSUNTIVA DEI DIRETTIVI DEL PdL
Dopo ampia discussione,
visti i molteplici impegni che vedranno i nostri partiti uniti nell' affrontare l' organizzazione e l' interpretazione delle norme che regoleranno la nascita del Popolo della Libertà;
riaffermando l' apporto doveroso che si deve agli amministratori tutti, impegnati a portare a termine l' attuale fine legislatura comunale;
considerando le nuove esigenze socio-culturali e di sviluppo della nostra cittadina;
i partiti del Popolo della Libertà ritengono necessario, e politicamente corretto, programmare con le realtà socio-politiche esistenti in Marcellina il prossimo futuro amministrativo del nostro paese.
All' uopo vengono nominati all' unanimità, nel rispetto di quanto sopra, gli amici:
Giuseppe Ricci (responsabile per AN)
Franco Lundini
Carlo Iorli (responsabile per FI)
Alberto Sassi
Fabio Olivieri ( responsabile per la Nuova DC)
Giuseppe Lo Carmine
giovedì 7 agosto 2008
Apertura dei Giochi: il governo in tribuna e gli atleti a casa ?
Anche noi ci eravamo espressi per un intervento del nostro governo riguardo il tema dei diritti umani e delle repressioni del regime cinese, ma la mossa della Meloni e di Gasparri è stata sbagliata nel merito e avventata nel metodo: come ha detto Gianni Petrucci (presidente del CONI), chiedere agli sportivi di fare ciò che sarebbe compito della politica è un errore, e lo è ancora di più se dall' altra parte si spingono le nostre aziende a investire in Cina. Perché un atleta dovrebbe fare sacrifici che non sono richiesti né ai politici né agli industriali ?
Invece di certe sparate, avrebbe avuto un esito migliore un' azione politica per costringere il governo a fare quello che è stato fatto da Bush e da Sarkozy, ossia una decisa presa di posizione a favore dei dissidenti ancora oggi rinchiusi nelle carceri cinesi.
martedì 5 agosto 2008
Marcello Veneziani: Solzenicyn e gli intellettuali
Su Libero di oggi c'è anche un articolo di Marcello Veneziani, che parte dalla figura dimenticata dell' autore di Arcipelago Gulag per arrivare a delle riflessioni sul ruolo (anzi, non-ruolo) degli intellettuali nella società contemporanea. Ne riporto ampi passi, visto che il sito di Libero non è consultabile gratuitamente come quello di altri quotidiani. Se non me ne scordo, fotocpio questi ed altri articoli articolo e li metto nella bacheca del circolo:
DAL GULAG ALL' OBLIO:
"A nostra insaputa Aleksandr Solzenicyn era già morto da una decina d'anni e forse più. Morto all' attenzione e nella coscienza dei contemporanei. Eppure è stato lo scrittore che forse più ha contato con la sua opera nel Novecento agli effetti politici e civili. Nessuno scrittore ha avuto infatti l' incidenza di Solzenicyn nella denuncia dell' impero sovietico, nella nascita del dissenso, della rivolta giovanile, intelluettuale, del sentimento nazional-religioso...
... Forse persino Papa Wojtyla non sarebbe pensabile senza l' Arcipelago Gulag e l' opera dello scrittore russo contro il comunismo... Ma la memoria si indebolisce sempre più e di Solzenicyn restano in pochi a ricordarsene. L'oblio forzato a cui lo condannò la società sovietica alla fine fu rimosso. Ma l'oblio dolce, inavvertito, in cui è stato dimenticato lo scrittore russo nel tempo della globalizzazione, è stato più inesorabile...
Solzenicyn era considerato ormai un autore del passato per una matrioska di ragioni. La più esterna , e superficiale, è naturalmente che uno scrittore del dissenso sovietico cade simultaneamente con l'oggetto del suo primari interesse e travaglio, l' oppressione sovietica... Ma questa è solo la più esterna delle ragioni... C' era in lui la denuncia di ogni materialismo e difatti alla caduta dell' impero sovietico, Solzenicyn cominciò la sua critica al materialismo d'Occidente, al nichilismo del benessere, alla società americanizzata che ha perso il senso del limite e vive drogata senza la realtà e senza il cielo. Ed è già questa un'altra seria ragione del silenzio sullo scrittore russo. Dai discorsi di Harvard in poi, Solzenicyn assunse le vesti del moralista e diventò scomodo anche all' Occidente... Ma ci fu un 'altra ragione della sua emarginazione seguente: fu il suo spirito patriottico...
E qui ci avviciniamo a una ragione più profonda e insieme più vastache non riguarda solo Solzenicyn ma più in generale il ruolo della cultura e degli intellettuali nella società contemporanea. Il pensiero non serve più al potere né alla sua denuncia, non esprime esempi di vita e paradigmi di sapere, non esoorta a scelte eroiche, estetiche o religiose. Il pensiero non parla più al nostro tempo; o per meglio dire il nostro tempo è sordo al pensiero e considera del tutto superfluo, fastidiosamnete ridondante, il suo richiamo, la sua lezione, o addirittura il suo paternalismo e il suo moralismo.
Solzenicyn ha deniunciato prima il potere sovietico, poi il potere consumistico, cogliendo l' unità dei due materialismi nella globalizzazione, che segna il dominio della tecnica sulla cultura e dell' economia sulla politica. Ma nel frattempo la denuncia si è dispersa nel vuoto spinto di una società che non assegna più un senso, un posto e un valore alle idee.
Tutto quel che Solzenicyn rappresentava ed esprimeva oggi non ha eco o riscontro nella nostra vita, scivola via nell' indifferenza... Il nichilismo del pensiero è ancora una forma estrema dell' intelligenza sveglia ed inquieta; il nichilismo pratico non si pone più domande, giudica fuori posto il solo citarle...
Forse non era lui a essere già morto da tempo. Ma è morto lo spirito dell' epoca cui si era rivolto. Solzenicynm è morto nella coscienza del nostro tempo perché il nostro tempo non ha coscienza di sé".
Quello che accadeva realmente in Russia all' epoca del comunismo: www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo/urss-stalinismo/aleksandr_solzenicyn/articolo.php?id=535&titolo=Arcipelago%20Gulag
E lui sta zitto...

lunedì 4 agosto 2008
Aleksandr Isaevič Solženicyn

"C'è una parola che si usa molto oggi: "anticomunismo". È una parola molto stupida e mal composta perché dà l'impressione che il comunismo sia qualche cosa di primitivo, di basico, di fondamentale. E così, prendendolo come punto di partenza, anticomunismo è definito in relazione a comunismo. Per questo affermo che la parola è stata mal scelta e fu composta da gente che non conosceva l'etimologia: il concetto primario, eterno, è Umanità. Ed il comunismo è anti-Umanità. Chi dice "anti-comunismo", in realtà sta dicendo anti-anti-Umanità. Un costrutto molto misero. Sarebbe come dire: ciò che è contro il comunismo è a favore dell'Umanità. Non accettare, rifiutare questa ideologia comunista, inumana, è semplicemente essere un essere umano. Non è essere membro di un partito".
Ieri sera si è spento all' età di 89 anni Aleksandr Solženicyn, il più noto dei dissidenti dell' Unione Sovietica. Il primo che, con una certa forza, svelò quello che si nascondeva nei regimi comunisti, al di là della cortina di ferro. Ma fu anche colui che denunciò la crisi morale dell' Occidente.
domenica 3 agosto 2008
Congresso di Rifondazione Comunista
giovedì 31 luglio 2008
Pechino 2008 = Berlino1936

martedì 29 luglio 2008
Esecutivo provinciale
lunedì 28 luglio 2008
La cura

Qui (http://www.corriere.it/economia/08_luglio_26/bunetta_statali_fed10ed8-5ad7-11dd-95e7-00144f02aabc.shtml) la lettera del ministro pubblicata ieri dal Corriere della Sera.
domenica 27 luglio 2008
La sinistra, la superiorità morale e i giudici
La doppia morale
Ma perché la cifra stilistica della sinistra italiana deve essere per forza il doppio standard, la doppia morale? Prendiamo l'ultimo caso in ordine di tempo. Il governo utilizza una norma vigente per dichiarare lo stato d'emergenza di fronte all'afflusso dei clandestini. Dalla sinistra partono bordate: razzismo, xenofobia, autoritarismo, intollerabile clima emergenziale. Quella norma però è stata in passato utilizzata anche dal governo Prodi.
Come mai all'epoca nessuno fiatò? Come mai nessuno di quelli che oggi strillano accusò quel governo di razzismo e xenofobia? Perché i «sacri principi», quali che essi siano, devono sempre essere piegati alle esigenze politiche del momento? Non è forse un modo per dimostrare che in quei principii, utili solo come armi da brandire contro l'avversario, in realtà, non si crede affatto? La spiegazione più ovvia, più a portata di mano, quella che rinvia l'esistenza della doppia morale, del doppio standard, alle persistenti scorie lasciate in eredità al Paese dalla vecchia tradizione comunista, è insoddisfacente: spiega troppo o troppo poco. Certo, è vero, nella tradizione comunista il doppio standard era la regola. Per i comunisti esisteva un fine superiore, una nobile causa al cui raggiungimento tutto doveva essere subordinato e piegato. Il ricorso continuo alla menzogna, ad esempio, era giustificato dal fine superiore. Così come il doppio standard.
Si pensi alla sorte di certi leader democristiani: Fanfani, Andreotti, Cossiga. Su di essi il Pci riversò a più riprese ogni genere di accuse, spesso anche quella infamante di essere registi di trame paragolpiste. Però, se il vento cambiava , quei registi occulti delle peggiori trame si trasformavano in amici e «compagni di strada»: il giudizio politico-morale su di loro dipendeva dall'utile politico del momento. E la capacità di intimidazione culturale del Pci e delle forze che lo fiancheggiavano era tale da non rendere necessario rispondere a una domanda che, del resto, solo pochi osavano porre: ma come è possibile che oggi strizziate l'occhio a un tale che fino a pochi mesi fa accusavate dei più infami misfatti?
Qualcosa del genere, d'altra parte, accade ancora. Si pensi al caso di Umberto Bossi del quale non si è ancora capito se si tratta di un leader xenofobo e parafascista, praticamente un delinquente, una minaccia per la democrazia, oppure di una costola della sinistra, uno con cui, magari, si può essere disposti a fare un po' di strada «federalista» insieme. O meglio, abbiamo capito benissimo: Bossi continuerà ad essere, alternativamente, l'una o l'altra cosa a seconda di come evolveranno nei prossimi anni i suoi rapporti con Berlusconi. Dicevo che non ce la possiamo cavare tirando in ballo solo la tradizione comunista. Sarebbe sbagliato e anche ingiusto verso molti ex comunisti.
Tra i comunisti c'erano molte persone serie, rigorose, di qualità. Queste persone, quando presero atto che la superiore causa era un vicolo cieco, o un'impostura, cambiarono registro. Misero da parte quella doppia morale che, ormai, ai loro stessi occhi, non aveva più alcuna giustificazione morale e politica. Spesso, questi ex comunisti, rimasti all'interno dello schieramento di sinistra, sono tra le persone migliori in cui ci si può imbattere, quelle con cui anche liberali come chi scrive possono trovare punti di incontro e affinità, con le quali, comunque, non capita mai di provare quel fastidio che si può invece provare quando si incontrano certi esponenti, politici o intellettuali, della sinistra mai-stata-comunista. I quali, spesso, continuano, imperterriti, a usare il doppio standard e la doppia morale.
La sinistra attuale è un amalgama informe che mescola brandelli della vecchia tradizione comunista con tic e cliché culturali di derivazione azionista e del cattolicesimo di sinistra. Queste ultime due componenti sono, forse, ancor più responsabili della prima nell'alimentare oggi quel mito della superiorità antropologico- morale della sinistra che continua a giustificare il ricorso al doppio standard e alla doppia morale. Tutto ciò è bene esemplificato dagli atteggiamenti dominanti a sinistra sulle questioni di giustizia. Il «pieno rispetto» per la magistratura e la regola secondo cui «ci si deve difendere nei processi e non dai processi» sono nobili principi che vengono sempre invocati quando nei guai ci sono gli avversari di destra. Ma se in graticola finiscono esponenti della sinistra (a patto, naturalmente, che non siano «ex socialisti») la musica improvvisamente cambia. Diventa legittimo attaccare i magistrati e persino difendersi «dai processi».
Personalmente, ho forti perplessità sui comportamenti tenuti, nell'esercizio delle loro funzioni, da magistrati come la Forleo e, soprattutto, De Magistris, ma non sono affatto sicuro che ad essi si possano attribuire più scorrettezze di quelle imputabili a certi magistrati che in passato si occuparono di Berlusconi e di altri nemici della sinistra. Si guardi a come opera il doppio standard nelle valutazioni di processi e procedimenti giudiziari a seconda che vi siano coinvolti amici o nemici. Se, poniamo, viene scagionato un imprenditore «amico» si plaude all'impeccabile comportamento dei magistrati e non ci si impegna certo in «analisi» minuziose con lo scopo di fare le bucce ai risultati delle inchieste. Altrimenti, come ha giustamente osservato Pierluigi Battista sul Corriere due giorni fa, lo spartito cambia, il doppio standard impera. Questi signori, sempre impegnati a stilare pagelle e ad assegnare brutti voti a quelli che definiscono «sedicenti» liberali, non hanno mai capito che indice di liberalismo è usare un solo criterio, un solo metro di giudizio, sempre lo stesso, per gli amici e per gli avversari, e che fare un uso così platealmente strumentale dei principi significa non avere alcun principio. Quando qualcuno di loro finalmente lo capirà, avremo, e sarà un bene per il Paese, qualche esponente in meno della genia dei «moralmente superiori» e qualche liberale in più.
sabato 19 luglio 2008
19/07/1992 - 19/07/2008
giovedì 17 luglio 2008
mercoledì 9 luglio 2008
Dai salotti alle piazze
Si è trattato della solita manifestazione rabbiosa di quella parte di sinistra che si crede depositaria della verità, della morale e della cultura, incapace di concepire la legittimità di un governo eletto democraticamente da 17 milioni di italiani e sprezzante verso coloro che osano anche solo "collaborare" con il Cavaliere, manco fosse Hitler. Per quanto gli intellettuali e gli artisti fossero i principali protagonisti, questi non sono stati in grado di andare al di là dell' insulto e delle offese gratuite: così, per Grillo Napolitano è diventato "Morfeo", il presidente dormiente, mentre Berlusconi molto più semplicemente è stato apostrofato "psico-nano"; Sabina Guzzanti ha augurato al Papa di andare all'inferno, tormentato da "diavoli frocioni" e così via, in un continuo crescendo di insulti che non ha risparmiato neppure Veltroni ( qui tutti, o meglio, quasi tutti, gli insulti di ieri http://www.corriere.it/politica/08_luglio_08/guzzanti_grillo_7b063c8e-4d28-11dd-b408-00144f02aabc.shtml).
Se questi rappresentano la parte migliore d'Italia, stiamo a posto...
Qui ampi stralci della lettera del giornalista Pietrangelo Buttafuoco pubblicata oggi da Il Giornale:
LE SOLITE FACCE DA GUERRA CIVILE
Quella che cala dalle terrazze per scendere in piazza, quella che è scesa ieri in piazza Navona, a Roma, chiamata da Micromega, la rivista filosofica di Paolo Flores d’Arcais, è l’Italia sedicente migliore. È l’Italia di Umberto Eco che è il migliore. Quella di Andrea Camilleri, poi, che è il più migliore assai. Quella di Moni Ovadia, quindi, il migliorissimo...
...E non a caso è l’Italia che s’affida ad Antonio Di Pietro, primo ad aderire al No Cav Day per l’interminabile no e poi no a Silvio Berlusconi. È l’Italia dell’estremismo legalitario, per dirla con Piero Sansonetti, un autorevole esponente della sinistra che, giustamente, s’è ben guardato dall’andarci ieri a piazza Navona perché una cosa è chiara: i manifestanti di ieri come nemico hanno Berlusconi che si mangia la democrazia tutta ma, sotto sotto, come vero nemico hanno ben altro, hanno la sinistra.E alla sinistra, infatti, tutti i potenti testimonial del No Cav Day fanno grave danno. Alla sinistra sottraggono consensi e forza. E della sinistra fanno una caricatura perché forse - con rispetto parlando - loro stessi che sono così migliori, così consapevoli della superiorità intellettuale e morale, così onesti, così perbene, sono macchiette fuori tempo massimo. Sono le scimmie di un Sessantotto che si perpetua nelle loro fisime, come quelli di un tempo, infatti, quelli che avevano un nemico apparente contro cui manifestare - il fascismo inesistente o lo stato borghese - mentre il regolamento dei conti vero lo facevano contro il Pci, così questi fanno la guerra a Berlusconi per sfasciare quello che resta della sinistra. Per regolamento di conti. Con interessi.Certo, quelli, avendo alle spalle la copertura di massa, poi degenerarono nella lotta armata, questi che se la risolvono con lo slogan «la Carfagna, che cuccagna», fortunatamente non possono che sbracare nella nostalgia da insegnanti precari costretti a scimmiottare i loro studenti con qualche goliardia consolatoria e alti strilli compiaciuti...
...Saranno onesti e specchiati, eroi perfino, come Rita Borsellino (voti, pochini), ma l’Italia vera, quella che per fortuna non è migliore, preferisce stare nel torto tanto è vero che più si dà addosso al Cavaliere, tanto più quello cresce nei sondaggi. Mentre invece scende, e poi scende, la sinistra...
...Ma quello che dalle terrazze arriva in piazza è la schiuma di un ribollire mai sopito: le stesse parole messe in libertà dal palco - dalla nuova P2 allo Psiconano, dalla solita Resistenza alla Costituzione fino al consueto dileggio del Papa - evocano un canovaccio certamente usurato ma malevolo giusto al punto di mantenere vivo l’odio, il cieco odio, l’eterna guerra civile che separa l’Italia dei migliori e quella degli italiani persi nel torto, al punto tale che se un galantuomo vuol rivendicare il diritto di essere non-berlusconiano, e molti da destra lo sono, figurarsi da sinistra, come può rischiare di confondersi poi con questa terrazza precipitata in piazza, questa élite delle Fiorelle Mannoia grondanti indignazione?
Ma pare che l’intransigenza glamour paghi, prova ne sia che Sandro Bondi - un serio ministro, una persona mite ed educata, uno che lavorerà per i Beni Culturali e per il patrimonio artistico dell’Italia, sia essa quella dei migliori che quella dei peggiori - abbia dovuto subire al suo ingresso alla Milanesiana i fischi del pubblico (verosimilmente fatto di colti e di artisti) e un’infastidita stretta di mano di Umberto Eco, proprio quell’Eco che è l’orgoglio e il vanto dell’Italia nel mondo. Che porca Italia doveva esserci nella mano di Bondi?
martedì 8 luglio 2008
Io sono leggenda
Questo è il finale alternativo che ieri vi avevo promesso di mettere sul blog.
Secondo me è molto inferiore a quello originale, però un suo senso ce l'ha...
sabato 5 luglio 2008
Da oggi a Marcellina...

mercoledì 2 luglio 2008
Mala giustizia
Da Il Giornale :
Mandavano i figli a rubare: già liberi i ROM
"Sono rimasti in cella solo tre notti e ieri mattina il giudice Giorgio Piziali non ha convalidato i fermi effettuati dalla squadra mobile e ordinati dal pubblico ministero Elvira Vitulli. Il tribunale si è pronunciato solo per quattro componenti della banda, quelli fermati a Verona. Secondo il gip, il pm avrebbe agito troppo in fretta, meno di 48 ore, emettendo un provvedimento non necessario perché a parere suo non c’era alcun pericolo di fuga dei rom, nonostante questi spesso entravano e uscivano dal Paese. Una motivazione difficile da condividere considerato che lo status di nomade ha intrinseco il significato di non stanziale. Il gip fa inoltre una pesante considerazione, sottolineando che il provvedimento potrebbe essere stato emesso anche perché l’argomento «rom» di questi giorni è di attualità. Per due dei fermati, Veselinka Radulovic e Zoro Sulic, ritenuti gli organizzatori dei furti commessi dai bambini, lo stesso giudice ha però emesso ordinanze di custodia cautelare in carcere sulla base di altri elementi raccolti dagli investigatori durante le indagini. Veselinka ha 28 anni, 95 alias e 123 denunce, aspetta un figlio al terzo mese, ha altri due figli e il magistrato ha ritenuto che per lei il posto migliore fosse il carcere per impedirle di continuare a far rubare i figli, in appartamenti o per strada.Un ulteriore colpo di scena ha visto protagonista, dopo la pronuncia del gip, un’altra delle nomadi fermate che pregustava già la libertà e invece ha dovuto tornare in cella. Stavolta grazie ai carabinieri di San Bonifacio, paese limitrofo a Verona. Vesna Dordevic è tornata nella cella che aveva appena lasciato su disposizione del magistrato. I carabinieri di Zevio, nell’aprile scorso avevano controllato un accampamento di nomadi. In quei camper c’era anche la Dordevic. Venne fotosegnalata e si scoprì che la procura di Firenze aveva emesso a suo carico un provvedimento di dieci mesi e 26 giorni da scontare in carcere. Evidentemente, la rom dalla galera poi era uscita. Ieri gli arresti, ulteriori controlli da parte dei carabinieri, e si scopre che quel residuo pena di Firenze è ancora valido. Non basta: sviluppando altri dei 120 alias che la donna ha dato nel tempo è saltato fuori che ci sono altri dieci mesi da scontare in carcere. Così i militari hanno chiamato il carcere di Montorio e sono stati informati del fatto che la donna in breve sarebbe stata fuori. Una pattuglia s’è subito recata a notificare l’ordinanza e la nomade ha fatto rientro in cella..."
Boss mafiosi scarcerati perché i giudici non scrivono le motivazioni delle sentenze. Rom e criminali comuni presi dalla polizia e immediatamente scarcerati dai magistrati, dando la responsabilità di quanto succede non all' inciviltà degli zingari che costringono i minorenni a delinquere, quanto al razzismo e all' intolleranza che secondo i magistrati sono dovuti alle politiche del Governo in materia di sicurezza.
Riportare la legalità nel nostro paese è una emergenza sempre più pressante ma anche più difficile da risolvere: non bastano leggi più severe se poi chi deve applicarle si rifiuta di farlo.
Invece di fare un processo dietro l'altro a Berlusconi, sarebbe ora che i magistrati si occupino delle reali emergenze di questo paese.
venerdì 27 giugno 2008
Cinema d' estate
mercoledì 25 giugno 2008
C'è chi le chiama ossessioni...
Il candidato consideri che Silvio Berlusconi, dal 1993, è stato oggetto della seguente attenzione: Firenze lo indaga per mafia: archiviata; Palmi per massoneria: archiviata; Milano per corruzione su verifiche fiscali: assolto; per falso in bilancio legato ad acquisto calciatore Lentini: prescrizione, assolto; stessa accusa per Fininvest: prescrizione, assolto. Milano per spartizione pubblicitaria Rai e Fininvest: prescrizione, assolto; per corruzione e falso in bilancio: assolto. Per frode fiscale e appropriazione indebita e falso in bilancio per acquisto terreno Macherio: assolto e amnistia. Palermo per associazione mafiosa poi derubricata in concorso esterno e riciclaggio: archiviata. Caltanissetta per concorso in strage per le bombe del 1993: archiviata. Milano per falso in bilancio per l’affare Medusa, assolto; per caso All Iberian, prescrizione; anche per la gemella All Iberian 2, assolto; su Sme 1 e Sme 2: assoluzione e archiviazione; per falso in bilancio in affare Medusa: assolto; per tangenti fiscali Telepiù, prescrizione, assolto; per corruzione in atti giudiziari per il lodo Mondadori: prescrizione, assolto: per diritti televisivi e corruzione del teste David Mills: in corso. Roma per raccomandazione vallette Rai: in corso.
Ciò posto, il candidato ha 18 minuti per commentare l’ultimo editoriale di Famiglia Cristiana così titolato: «Berlusconi ha l'ossessione dei pm».
Filippo Facci, "Il Giornale", 25/06/2008
martedì 24 giugno 2008
APPUNTAMENTO DA NON PERDERE
L'appuntamento è per sabato 28 giugno alle ore 18,30 presso l' Aula Consiliare del Comune di Marcellina.
Oltre ad Alessandra interverranno:
Antonio Bassani, Assessore alla cultura del Comune di Marcellina
Giuseppe Passacantilli, Presidente Pro Loco Marcellina
giovedì 19 giugno 2008
Olimpiadi e repressione

Sabato 21 la fiaccola olimpica farà il suo passaggio nelle terre tibetane, oggetto da ormai 50 anni della dura repressione da parte del regime comunista cinese.
Azione Giovani ha indetto per questo week-end una serie di manifestazioni sportive in segno di solidarietà verso il popolo del Tibet, una sorta di "contro-Olimpiadi" della libertà e per il rispetto dei diritti umani.
Il circolo di Marcellina, in collaborazione con quello di Montelanico, aderisce all' iniziativa organizzando, per la prossima settimana, un volantinaggio.
lunedì 16 giugno 2008
Italia-Francia, un' altra Berlino 2006...
Martedì 17 Azione Giovani si stringe attorno alla nostra nazionale per l'ultimo, decisivo incontro del girone eliminatorio degli Europei.
Appuntamento alle ore 19,15 per il pre-partita e poi tutti assieme per sostenere gli Azzurri.
Vi aspettiamo!
mercoledì 11 giugno 2008
Ignazio "Jouer" La Russa
domenica 8 giugno 2008
Congresso provinciale
Ieri pomeriggio si è svolto il congresso dei circoli di Azione Giovani della Provincia di Roma alla presenza degli on. Lollobrigida e Petrocchi, di numerosissimi militanti giunti da ogni angolo del nostro territorio e anche di una piccola "delegazione" di Marcellina (non potevamo certo mancare... ).
Auguri di buon lavoro al nuovo presidente, Maurizio Guccini, e ai membri del rinnovato esecutivo provinciale che, per la prima volta, vede anche la presenza di un membro della nostra comunità di Arcadia, Emiliano del circolo di Montelanico.
giovedì 5 giugno 2008
Visita al Vittoriano
Parteciperà il prof. Massimo Viglione dell' Università Europea di Roma.
Per info: Alessandro 3284780860
E-mail: agmarcellina@libero.it
martedì 20 maggio 2008
Italia sotto accusa
Per ora, l' Italia è sotto accusa da parte dell' Unione Europea. Motivo? Il nostro Paese è diventato improvvisamente xenofobo, razzista e intollerante: il campo nomadi bruciato a Napoli nei giorni scorsi ne sarebbe l' esempio.
In questa direzione nei giorni precedenti in Italia era cominciata una campagna di stampa da parte di intellettuali comunisti che paragonavano le politiche italiane nei confronti degli zingari a quelle di Hitler verso gli ebrei. Dalla Spagna invece erano arrivate critiche più pesanti ed esplicite al governo Berlusconi dai ministri del governo socialista di Zapatero (che fanno finta di dimenticare che proprio la Spagna è una delle nazioni più dure e spietate verso gli stranieri).
A parte il fatto che che tutto questo polverone è stato alzato senza conoscere i reali provvedimenti che saranno presi, viene da chiedersi: quando mai in Italia i ROM sono stati discriminati? Quali leggi, quali atti dei nostri governi autorizzano misure severe nei loro confronti?
Il problema, semmai, è l'opposto. I casi di teppismo contro gli zingari nascono dall' esasperazione della gente verso situazioni che sfuggono al controllo dello Stato e della Polizia, verso un numero impressionante di crimini che vengono commessi e restano impuniti. Basta farsi un giro sui treni (gli studenti e i lavoratori pendolari di Marcellina ne sanno qualcosa), nelle metro o vedere le condizioni dei campi rom per capire che la vera questione non è un presunto maltrattamento di questa gente, ma lo stato di impunità, di degrado e di illegalità nella quale vivono. Una situzione che è resa ancora più intollerabile dal fatto che a farne le spese, come al solito, è il cittadino comune. Purtroppo per una certa sinistra chiedere un minimo di ordine e sicurezza è troppo, significa essere razzisti. Non prendono più un voto dagli italiani e allora cercano aiuto in Europa. Che squallore.
sabato 10 maggio 2008
Il "nostro" ministro

martedì 15 aprile 2008
VITTORIA !!!
I primi sondaggi non avevano fatto presagire nulla di buono ma il timore di una vittoria risicata (o, peggio, di un' altra sconfitta sul filo di lana) è svanito dopo solo un' oretta. Una vittoria netta, un trionfo, specialmente se si pensa alle proporzioni del distacco e alla batosta presa dai comunisti.
Ma, soprattutto, è bello vedere immagini come queste.
Facce da funerale: di fronte al giudizio del popolo anche la loro arroganza svanisce...
venerdì 11 aprile 2008
Non facciamoci fregare... Si vota così !

DAJE CAPO !!!!!
giovedì 10 aprile 2008
Chiusura della campagna elettorale

giovedì 3 aprile 2008
TUTTI A ROMA
Carissimi,
1. AZIONE GIOVANI E I GIOVANI DI FI A ROMA CON FINI E BERLUSCONI
Come ben potete immaginare, in questa campagna elettorale non poteva mancare una grande manifestazione dei giovani con Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi. I vari sondaggi che si susseguono in questi giorni parlano di una maggiore predisposizione dei nostri coetanei al voto per il PDL. E al di là dei sondaggi, credo che la nostra presenza – massiccia e visibile – non potesse non manifestarsi in un'iniziativa specifica.
Così abbiamo deciso di organizzare per sabato 5 aprile a Roma una grande festa di piazza alla quale far convergere i nostri ragazzi da tutto il territorio nazionale, per accendere i riflettori sul tema delle politiche giovanili e chiedere un impegno chiaro ai leader che stiamo sostenendo.
Immagini, musica e parole si susseguiranno in questa festa che si svilupperà lungo tutto il pomeriggio di sabato 5, nell'ambito della due giorni di gazebo sulle politiche giovanili che il Popolo della Libertà ha previsto per il week end del 5 e 6 aprile (e che vi invito a gestire direttamente sul vostro territorio), l'ultimo utile per la campagna elettorale.
Ovviamente, la manifestazione è un'iniziativa congiunta di Azione Giovani e di Forza Italia Giovani. Il che, per evitare possibili fraintendimenti, non significa affatto che stiamo procedendo verso l'unificazione dei due movimenti giovanili (sono state già molte le iniziative come questa organizzate negli anni scorsi durante le elezioni, anche se non di questa portata, senza contare il corteo del 2 dicembre) ma vuol dire semplicemente che non ci pareva il caso di fare due iniziative distinte (anche se per la verità noi abbiamo il truck e non l'abbiamo voluto condividere….), che avrebbero disperso energie e dimezzato il risultato.
Tuttavia, è evidente che una manifestazione di questo tipo – a maggior ragione perché condivisa con i giovani di FI - non può essere affrontata da Azione Giovani con superficialità. E' importante, a mio avviso, che noi si comprenda l'importanza di questo appuntamento anche come sostanziale banco di prova in termini di rispettiva capacità di mobilitazione. Per questo, mi aspetto la massima mobilitazione possibile da tutto il territorio nazionale.
Ho già chiesto ai coordinatori regionali di attivarsi per organizzare i pullman dalla propria regione e di darmi notizia circa la partecipazione di ciascuna provincia, mentre centralmente farà da punto di riferimento per l'organizzazione dei pullman Giovanni Donzelli, presidente di Azione Universitaria....
...L'appuntamento è per le 15 di sabato 5 aprile a Largo Goldoni (è su Via del Corso, in pieno centro di Roma – si raggiunge dalla fermata della Metro di Piazza di Spagna), e potrete ripartire dalle 20 in poi.